Alina ha i capelli rossi, gli occhi verdi e un’intelligenza fuori dal comune: a due anni sa
già leggere e contare. Ama sezionare chirurgicamente il mondo che la circonda e ascoltare le
storie che nonno Giuseppe le racconta, mentre vagabondano tra i vicoli e gli scogli di Polignano.
È un’infanzia atipica, la sua, sempre in bilico fra genialità e disagio, tappe bruciate e bullismo
incombente. Perché lei è sempre quella più piccola, quella più brava, quella più forte e fragile insieme.
Pesce fuor d’acqua dai “superpoteri” intellettivi e sensoriali, con depressione e anoressia
sempre in agguato.Fino a quando non arriverà Nicola a rompere la sua sfera di cristallo. Un amore
tanto forte quanto socialmente inaccettabile che segnerà l’inizio della sua vita vera, della sua
crescita obbligata, del suo precoce sbocciare in donna forte, capace di amare e di soffrire. Questa
è la storia di Alina e del suo modo di essere, con la sindrome di Asperger addosso, in un crescendo
di emozioni “diversamente” provate tra Polignano, Milano e Parigi, per poi far ritorno al punto di
partenza: la dodicesima stanza..