La devianza conduce giorno dopo giorno lentamente e silenziosamente alla perdita dei valori.
I valori che qui si vogliono intendere non sono certamente riferiti ai valori monetari o a quelli delle cose, prettamente materiali, bensì quelli, i più importanti e preziosi che possano esistere, come l’amore, il rispetto, i valori spirituali.
I nomi dei protagonisti e il racconto, pur essendo di fantasia, hanno una radice nella realtà e nella storia vissuta dal protagonista che è stato ospite di diverse carceri (comprese quelle del 41 bis) per condanne dovute a reati diversi.
L’obiettivo che spero di avere raggiunto è quello della riflessione sul perché delle mie scelte e su come stia cercando di ribaltare una vita in cui, come ho sempre detto, nessuno mi ha obbligato a fare qualcosa: infatti “nessuno mi ha mai portato per mano”.
In appendice La carta dei diritti e dei doveri dei detenuti e degli internati
GIACINTO PINO, un passato tra molte vicende di malavita tra Genova e la Calabria e un presente carcerario, trasferisce nella vicenda di Toni Basento molte delle esperienze vissute, intrecciate a quelle di fantasia. Perché in ogni uomo, malavitoso o “regolare”, ci sono sentimenti ed emozioni che si trasformano, sino ad arrivare a una presa di coscienza che è quella del diventare pienamente persone, cittadini.
Prefazione di Simonetta Matone, Sostituto Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Roma