“Osservatore di fenomeni politici e sociali, grafico, discografico, editore, organizzatore di eventi. Questo e molto altro è stato Gianni Sassi, protagonista della cultura italiana tra la fine anni Sessanta e i primi Novanta. Le prime copertine di Battiato, i dischi degli Area e di Eugenio Finardi, le performance di John Cage, i festival Milanosuono e Milano.poesia, le riviste Alfabeta, La Gola. Il tutto condito da una sana dose di provocazione grazie alla quale Sassi mette in corto circuito i linguaggi, le forme stereotipate della comunicazione, il perbenismo dei comportamenti” (Luca Pollini).
“Con Sassi si assiste a un drastico cambiamento nel modo di fare marketing e comunicazione musicale in Italia, anche se, a mio avviso, la società dell’epoca non si è resa conto dell’importanza del messaggio da lui veicolato e in molti hanno finito per travisarne del tutto i suoi contenuti rivoluzionari” (Eugenio Finardi).