È trascorso poco più di un anno da quando Amedeo Gastaldi è stato incarcerato per l’omicidio
della vicina di casa. Adesso, assolto per insufficienza di prove, si trova a doversi ricostruire
una vita senza le sue belle suppellettili da collezione, vendute poco prima dell’arresto; senza il
caro amico Fabrizio, prematuramente scomparso; senza l’adorata sorella, fuggita chissà dove.
Nella sua solitudine sempre più tetra e soffocante, lo scrittore maledetto dalle iridi nere come la
notte si dedica anima e corpo al lavoro e, per così dire, alla coltivazione del proprio cinismo: ormai
entrato in un vortice di autocompiacimento, misoginia e sfiducia verso il prossimo, Amedeo troverà
conforto solo nell’amore mercenario e nella vendetta.