Versi randagi è un connubio di forme espressive, di parole e immagini, scaturito da un
proficuo incontro di ferite aperte per giungere, infine, al coraggio di una rinnovata fiducia nella
bellezza. Per “ingannare l’attesa”, Cannavale e Piro reperiscono miracoli nella semplicità o annunciano
“piccole catastrofi di rami spezzati”. Sullo sfondo, una società frammentata, accelerata
fino al parossismo, in cui ci si ritrova, sempre più spesso, incastrati nella condizione di randagi.
Sulle molteplici declinazioni di questa condizione viene approfondita l’indagine, incontrando destini
andati a vuoto tra le ruote del mondo, mentre un dio si prepara a soffiare su un fiore.