«Lo scrittore americano F. S. Fitzgerald sosteneva che “non si scrive perché si vuol dire qualcosa; si scrive perché si ha qualcosa da dire” e Pietro Sassu possedeva un patrimonio di storie da “esporre”. Sinonimi di esporre sono “mostrare, far vedere” ed è questa la strada che il nostro Autore ha scelto di percorrere nella narrazione del suo “dire.”
Un’opera letteraria non deve limitarsi a esprimere idee, opinioni, situazioni o descrizioni.
Nel dare vita a un corpo narrativo uno scrittore attua il pensiero di J. Conrad: “Il compito che mi spetta e che cerco di assolvere è di riuscire, col potere della parola scritta, a farvi udire, a farvi sentire… di riuscire, soprattutto, a farvi vedere”.
E, questo qualcosa in più, lo ritroviamo nel contenuto del romanzo di Pietro: La pioggia e il melograno.»
Dalla prefazione di Rosalia Beccu