Nando Barrella sta per compiere ottant’anni e per questa meta importante decide di mettere la sua vita su carta per fissarla in caso la sua memoria lo tradisse. Si rivolge quindi a un ghostwriter che ha l’età di suo figlio, morto in un incidente stradale l’11 settembre 2001. Tra Barrella e il giovane biografo avviene l’incontro di due decadenze: quella psicofisica dell’anziano che si sente responsabile della sua solitudine, e quella della società attuale di cui gli attentati al World Trade Center simboleggiano l’inizio. Entrambi vivono un senso di fallimento, ma dalla congiunzione delle loro fragilità e dal racconto della vita di Barrella, fiorirà una nuova spinta vitale.