Un eccentrico professore e la sua giovane allieva Sara parlano fra loro, interrogandosi a fondo sull’ispirazione, sull’intuito e sulla complessità della percezione umana. Per farlo analizzano due racconti, i cui protagonisti – un artista e un musicista – sono alla ricerca di quell’imperfezione che rende grande la loro arte. Un raro dialogo in cui la tematica della diversità emerge prepotentemente, per motivare tutti coloro che per qualche ragione si sentono inadeguati a qualsiasi contesto o schema; personalità atipiche, non omologabili… “dispari”, appunto, verso una nuova visione della persona che distingua la differenza dalla disuguaglianza.