Storie dentro ad altre storie. Una di queste tiene però le fila di una narrazione che inizia nel 1940 e termina nel 1946: è il racconto di Giulia, una madrina di guerra, che scrive lettere ai soldati al fronte per alleviare il loro dolore e la nostalgia della patria. Nella loro corrispondenza emergono spaccati di vita quotidiana che rimandano a strategie politiche ben più grandi di loro. Il carteggio tra i due protagonisti è interrotto da tre racconti: La schedina, Le scarpe e Il cappotto ispirati a uomini realmente esistiti: Massimo Della Pergola, Attilio Corengia e Niccolò Azoti.