Antifascisti attivi nella Resistenza e antifascisti nell’animo, fascisti incalliti o dubbiosi, i personaggi interagiscono con figure storiche reali, tenendo insieme l’eccezionalità di quel tempo e la normalità del quotidiano: la scuola, la difficoltà di trovare da mangiare, i primi amori e le inquietudini che troveranno una risposta solo decine di anni dopo.
Romanzo corale ambientato a Roma in cui si susseguono le vicende di quattro famiglie che abitano in zone diverse della città. Il collante dell’intreccio narrativo sarà l’incontro con Stojil, un giovane slavo che, fuggito dal campo di concentramento di Alatri, arriva in città nei momenti convulsi successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943.
“L’autrice, che già aveva dato prova […] di sapere coniugare la scrupolosa ricostruzione degli eventi storici con la leggerezza della creazione narrativa, ci regala un affresco di Roma nel periodo cruciale e doloroso che va dall’estate del 1943 al mese di giugno del 1944. […] Lascio quindi che il lettore venga preso per mano dal primo personaggio, la cui voce originale – l’unica in prima persona – lega tutte le altre storie.” (Nina Quarenghi)