Un uomo in costume nero, ossessionato da un senso di colpa inconfessabile, si aggira in cerca di espiazione tra alberi che non possono assolverlo. Per raggiungere la redenzione non gli resta che ripercorrere i ricordi e perdersi in quel bosco senza uscita. Dario Panzeri racconta il disfacimento di un uomo tormentato dall’immagine di un mito. La sua strategia narrativa raggiunge apici di profondità abissali, viscose come la pece di cui è imbevuto il mantello del protagonista.