È questa la realtà. Viviamo dentro a un abisso pieno di gallerie e tunnel. È buio, umido e puzzolente. Se chiudete gli occhi riuscite a immaginarvelo. Benvenuti nel pozzo. Qualcuno mi ha raccontato che, tempo fa, gli uomini e le donne della superficie iniziarono a scavare come dei matti, e arrivarono talmente in profondità da oltrepassare l’inferno. Nessuno sa perché lo fecero. La cosa importante è che è così che è nato il pozzo e che questo è il nostro lavoro: scavare senza sosta nuove cave e cunicoli. Forse, quando tutto sarà finito, vi riconoscerete nella folla che mi guarda inorridita mentre mi punta il dito contro.