Una tazzina di caffè desidera così ardentemente adempiere il suo scopo esistenziale di contenere del caffè da smarrire la sua identità, distruggersi in mille pezzi, diventare essa stessa caffè, e poi tornare a essere tazzina vuota. Prova allora a colmare quest’angoscia con rave illegali e dei trip in cui arriva a fondersi con altri soggetti/oggetti dell’universo, a essere tutto e niente, a perdere ogni identità e ogni scopo.
Andrea de Franco, autore della scena fumettistica italiana più libera e sfrenata, in questa sua prima opera di lungo respiro raggiunge apici di lirismo e umorismo psichedelico pari a quello di grandi protagonisti/e del fumetto indipendente internazionale. Con il suo esistenzialismo lisergico e il suo segno composto da linee semplici che in poche vignette si trasformano in un astrattismo surreale, De Franco firma una delle opere più originali del fumetto italiano contemporaneo.