Seduto su un marciapiede di Shanghai,
il trentenne Lu Xiaolu racconta
la sua Giovane Babilonia. Caotici
ricordi ci trasportano nella città
fittizia di Daicheng. Sono gli anni
Novanta, Lu Xiaolu è un diciannovenne
imbranato, con una penosa
carriera scolastica e scarse prospettive
per il futuro. Segue il corso degli
eventi con indolenza e pessimismo
ma grazie agli agganci del padre diventa
apprendista operaio nella fabbrica
locale di saccarina.
Lo sguardo ironico e disilluso di
questo scapestrato dall’animo buono
dà vita al mondo variopinto della
fabbrica. Tra rozzi operai, rigidi
burocrati, donne maliziose e ragazze
da corteggiare, Lu Xiaolu cerca
la sua strada. Innamoramenti, baruffe,
guai, amicizie e rivalità lo accompagnano
nella sua avventurosa
ricerca che lo porterà alla tanto agognata
Shanghai.
Umorismo e amarezza, ribellione
e rassegnazione si intrecciano nelle
esuberanti vicende narrate. Sullo
sfondo, la Cina socialista in piena
espansione economica.