Un ritratto cupo e satirico dell’epidemia
da virus Ebola negli anni ‘70 in Congo e
Sudan. Louis è un semplice operaio che
trasporta inconsapevolmente una malattia
mortale nel suo paese d’origine,
con conseguenze disastrose per la sua famiglia,
i suoi amici e i suoi colleghi. In
una serie di incontri bizzarri e comici, la
malattia si diffonde nella città di Nzara.
Chitarristi ciechi, simpatici barbieri, tirannici
proprietari di fabbriche e sprezzanti
mogli si ritrovano presto a lottare
disperatamente per la propria vita nel
“Tempio dell’Ebola”.
Umoristico e tragico a sua volta, la narrazione
si snoda dai cimiteri di Kinshasa
alle fabbriche, ai bordelli e alle comunità
degli espatriati del Sudan meridionale,
mentre la malattia seleziona le sue
vittime tra i personaggi vibranti ed eccentrici
del romanzo.
“Non fraintendetemi: questo è un romanzo
serio: l’atmosfera di terrore che
travolge la regione è palpabile. Ma è anche
altamente leggibile e divertente: un
piacere da leggere.”
The Big Issue
Amir Tag Elsir, nato nel 1960 in Sudan,
è scrittore e ginecologo; dopo aver esercitato
per molti anni in patria, vive e lavora
ora in Qatar. Il cacciatore di larve è
il suo primo romanzo tradotto in italiano
ed è stato finalista all’Arabic Booker
Prize 2011. Ha pubblicato 24 libri, tra
cui romanzi, biografie e poesie. Il suo
romanzo 366 (2013) è stato tra i vincitori
del Premio Katara per il romanzo
arabo 2015.