La truffa dell’arte contemporanea consiste nel far credere che l’arte sia quello che oggi viene presentato come tale.
In questo pamphlet, che non teme il tono dell’invettiva, la riflessione impietosa di Pablo Echaurren mette a nudo la grande truffa dell’arte contemporanea. Si sa che la truffa è un delitto poco punito, perché i giuristi considerano che chi truffa ha sempre un complice proprio nel truffato, colpevole di credulità, e quindi corresponsabile. E poiché la contemporaneità dà, ed ha già dato ripetutamente, la prova di essere essenzialmente credulona, oltre che ignorante, le si può imbandire quotidianamente la tavola con mille cibi contraffatti, etichettati come «arte», di cui essa si nutrirà senza mai protestare (dalle note a margine di Gianfranco Sanguinetti).