L’ingente quantità di risorse messa in campo dalla Comunità europea nel comparto agricolo, ha generato una speculazione che inquina il settore montano dove spesso si intrecciano azioni scorrette, false dichiarazioni, animali “figuranti”, pratiche di compravendita di alpeggi al limite della legalità, che vanno a discapito della conservazione dell'ambiente montano.
Un meccanismo che fa salire il prezzo degli affitti dei pascoli e che, fra mancanza di controlli, creazione di società fittizie e truffe reiterate, danneggia la montagna.