È la violenza a mettere in rapporto la produzione audiovisiva contemporanea, la comunicazione web e le armi: in che modo questa costellazione di termini entra in relazione col nucleo originario del potere costituito? Un percorso scandito da tre «passi» fra cultural studies, filosofia, antropologia e sociologia, che attraversa l’immaginario e i nuovi media per approdare a una visione analitica e realista della sovranità, fondata sempre, più o meno esplicitamente, sulla detenzione di arsenali ed eserciti. E questo perché «dietro tutti i surrogati c’è il potere costituito, il re nudo che poi però tanto nudo non è ad eccezione di determinati casi: il re potrà essere anche nudo, ma sicuramente è ben armato delle armi del suo fedele seguito».
Alessandro Alfieri è docente di Etica della comunicazione e Teoria e metodo dei mass media presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Filosofo e saggista, negli ultimi anni si occupa prevalentemente di immaginario contemporaneo e cultura di massa, con particolare attenzione all’estetica dell’audiovisivo e alla popular music. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Che cos’è la video-estetica (Roma, 2019), Rocksofia (Genova, 2019), Galassia Netflix (Catania, 2019), Lady Gaga. La seduzione del mostro (Roma, 2018).