Frantumi è una polifonia di voci narranti orchestrata da una voce frantumata e ricomposta al di fuori dei racconti.
L’autrice scava nell’intimo emozionale dei suoi personaggi e non bada al naturale istinto a proteggersi dal dolore.
Non a caso, uno dei fili conduttori dell’opera è il risveglio; quasi che
il passaggio dal sogno alla veglia corrisponda a un nuovo stato di coscienza e conoscenza della realtà, le creature di Morgana ci parlano delle loro debolezze, dei loro desideri, dei limiti e anche della bellezza, a volte nascosta, in cui noi lettori ci possiamo rivedere.