I Glifi sapevano, per esperienza, che una popolazione con una memoria così ballerina non poteva avere un grande futuro. Era necessario trovare un modo di fissare le idee, le storie, gli avvenimenti.
Una popolazione antica e misteriosa abita segretamente la terra da milioni di anni: i Glifi. Sono loro a trovare una strana nuvola tra le montagne vicine al loro insediamento. Non si tratta di vapore acqueo qualunque, quella massa apparentemente informe nasconde del potenziale. Così i Glifi decidono di lavorare la sostanza eterea di cui si compone per costruire qualcosa di altrettanto impalpabile, ma che si rivelerà fondamentale per quegli strani bipedi che abitano la terra da qualche tempo: dieci, cento, mille segni per fissare i loro pensieri, le loro storie, le loro emozioni. È così che dalla fabbrica dei Glifi nascono i caratteri che vanno a comporre il linguaggio scritto, con tutte le sue infinite possibilità espressive.
Rileggendo in tono poetico e originale la storia delle lettere, leggere come una nuvola, rigorose come gli ingranaggi di una fabbrica e argute come il popolo misterioso che dà loro vita, Ilaria Cairoli e Alberto Casagrande firmano un Libro da Parati onirico e senza tempo, giocando sul contrasto fra i colori freddi e quelli arditi e caldissimi, fino alla spettacolare esplosione alfabetico-cromatica del poster finale.
