Paolo Deodati, che si proclama innocente, è in carcere, in attesa di giudizio, con un’accusa infamante: l’omicidio di una tredicenne. A inchiodarlo sono le tracce del suo DNA trovate su quel giovane corpo senza vita. Tutti ne chiedono la condanna, convinti dalla TV spazzatura e da esaltati criminologi. Solo il vecchio Guglielmo Venasca, ex magistrato, ora divenuto un avvocato tossicodipendente, con il volto sfigurato da profonde ustioni, pare credergli. E per capire chi abbia ucciso la ragazza, deve indagare sul passato di quel detenuto.